domenica 26 dicembre 2010

IL GIAPPONE - 3° parte

a cura di Ist. Benini Barbara


Storia


Macro periodo

Principali periodi storici

Periodo di riferimento

Civiltà neolitica

Jomon
Yayoi
Kofun
4500 a.c. – 200 a.c.
200 a.c. – 200 d.c.
200 - 500
Periodo antico
Yamato – Asuka
Nara
Heian
350 – 645
710 – 784
794 - 1185
Medioevo
Kamakura
Dinastie meridionali e settentrionali
Muromachi – Ashikaga
1185 – 1333
1333 – 1392
1392 – 1575
Medioevo / Premoderno
Azuchi - Momoyama
1568 – 1600
Periodo premoderno
Tokugawa
1600 - 1868
Periodo moderno
Meiji
Taisho
Showa
Heisei
1868 – 1881
1912 – 1926
1926 – 1989
        1989 - 

La storia sicuramente documentata risale al VI secolo d. C. Già nel secolo successivo il potere effettivo viene assunto dalla famiglia Fujiwara che detiene ereditariamente la carica di primo ministro fino all’XI secolo. Dopo un periodo di guerre civili il potere passa alla famiglia Minamoto che con Yoritomo assume il titolo di shogun, accentrando tutti i poteri civili e militari. Il potere centrale è in piena decadenza nel XIV-XV secolo a causa dell’importanza assunta dai governatori militari (daimyo) che allargano continuamente la loro sfera d’azione, avvalendosi di truppe mercenarie (samurai); solo verso la metà del XVI secolo gli shogun riprendono saldamente in mano le redini del potere. Allo stesso perido risalgono i primi contatti con l’Europa, in particolare tramite missionari cristiani e commercianti portoghesi, olandesi, inglesi. Tuttavia dal 1633 il Giappone si isola completamente dalla penetrazione europea; soltanto nel 1853 forze navali della marina statunitense lo obbligano ad aprire alcuni porti al commercio europeo e americano. Nella seconda metà dell’Ottocento si stabiliscono rapporti diplomatici fra il Giappone e le maggiori potenze, mentre una serie di rivolgimenti cambiano completamente la struttura politica del paese: abolizione dello shogunato (1868), affermazione dell’autorità dell’imperatore su quella dei daimyo (1877), promulgazione di una nuova costituzione (1889). Anche l’abilità diplomatica giapponese dà i suoi frutti (alleanza con la Grn Bretagna, 1902). Frattanto con la vittoria della Russia (1905) e la conquista della Corea (1910), il Giappone assurge al rango di grande potenza; nel 1914, alleato della triplice intesa, entra in guerra contro gli imperi centrali (Austria e Germania). Nel primo dopoguerra, l’introduzione e la pronta assimilazione delle tecniche occidentali più moderne e il conseguente grande incremento industriale e commerciale spingono il Giappone a una politica nazionalistica ed espansionistica. Alleato con le potenze dell’Asse, partecipa alla seconda guerra mondiale contro gli alleati. L’impero giapponese, nel momento della sua massima espansione (1942-1943), comprendeva Manciuria, Corea, Cina orientale e costiera, Formosa, Asia sudorientale, Indie orientali olandesi, Nuova Guinea settentrionale, Filippine, oltre a numerosi arcipelaghi dell’oceano Pacifico. Sconfitto (bombardamento atomico di Hiroshima e Nagasaki, 1945), nel secondo dopoguerra il Giappone firma un trattato di cooperazione con gli Stati Uniti, riconquistando e superando i livelli industriali ed economici dell’anteguerra.
In conclusione di questo paragrafo, vorrei citare due figure legate indissolubilmente alla storia del Giappone ed entrate anche nell’idea che noi occidentali abbiamo di questo paese e delle arti marziale : il samurai e il ninjia.
 

giovedì 16 dicembre 2010

IL GIAPPONE - 2° parte

a cura di Ist. Benini Barbara

Ordinamento politico

In base alla costituzione del 1947, capo dello stato è l’imperatore. Il potere esecutivo spetta al gabinetto dei ministri, presieduto da un primo ministro, responsabile verso il parlamento. Il primo ministro, nominato dall’imperatore su designazione del parlamento, nomina gli altri ministri. Il potere legislativo spetta ad una Dieta bicamerale formata da una Camera dei rappresentanti di 512 membri (eletti a suffragio universale per quattro anni) e da una Camera dei consiglieri di 252 membri (eletti a suffragio universale per sei anni) rinnovata della metà ogni tre anni.


Etnografia


I costumi europei si sono ormai diffusi ovunque e in tutti i ceti hanno dato origine ad un generalizzato ibridismo nippo-europeo. Molti Giapponesi, per le esigenze della loro professione, vivono durante il giorno una vita tipicamente europea, ma tornando la sera in famiglia svestono l’abito occidentale e indossano quello indigeno, il kimono, indossato tutt’oggi sia dagli uomini che dalle donne. E’ abitudine diffusa, infatti, tornati a casa dal lavoro, togliersi gli abiti occidentali e mettersi comodi in leggeri kimono di cotone. Alle occasioni speciali e alle feste religiose sono invece riservati i kimono più tradizionali, che possono durare diverse generazioni. Quelli femminili, realizzati in preziosi tessuti, sono spesso tinteggiati, dipinti e ricamati a mano secondo complesse tecniche. Completano questo abbigliamento tradizionale i tabi, calzature che separano l’alluce dalle restanti dita e i geta, zoccoli in legno infradito, molto pratici da infilare ogni volta che si entra e si esce di casa.
L’alimentazione è basata sul riso, sostituito alla mensa del povero dall’orzo o da altri cereali di minor prezzo; vengono poi i legumi, il pesce, le uova; la carne, sotto l’influenza del buddismo, e per deficienza dei pascoli, è poco diffusa. Lo shoyu, salsa nazionale preparata con la soia, entra quasi in ogni cibo. Le bevande principali sono il sakè, acquavite ottenuta per fermentazione del riso bevuta calda prima dei pasti, la birra, il tè verde sorbito senza latte né zucchero legato ad una particolare tradizione quale la cerimonia del tè. Considerando l’attuale diffusione di ristoranti e l’abbondanza di cucine locali e tradizionali, è difficile credere che per secoli la dieta tipica del giapponese sia consistita in un po’ di riso, zuppa di miso e sottaceti. Un tempo, tuttavia, le risorse erano limitate e l’austerità era la norma; questo ha insegnato ai giapponesi a sfruttare al massimo i cibi di stagione, servendoli in modo che anche una piccola quantità fosse appetitosa. Oggi Tokyo, Osaka e Kyoto sono centri culinari rinomati ma ogni città è fiera delle proprie specialità. In questa sede, mi limito a citare il riso, il sushi e il sashimi.

lunedì 13 dicembre 2010

IL GIAPPONE - 1° parte

a cura di Ist. Benini Barbara


 Caratteri generali

Il Giappone è un grande arcipelago e stato (312.723 Kmq con 123.611.541 abitanti) dell’Asia estremo-orientale, il cui nome ufficiale Nippon o Nihon, entrato nell’uso alla fine dell’VIII secolo dell’era volgare, non è che la pronuncia giapponese del cinese Jihpen (abbreviazione di Jih pen kuo ‘il paese dell’origine del sole’) nome col quale il Giappone era ed è tuttora noto agli abitanti della Cina. Da esso derivò la variante Zipangu, portata in Europa da Marco Polo e, in seguito, la forma Giappone. La capitale è Tokyo.

La bandiera giapponese, formata da uno sfondo bianco con un cerchio rosso al centro, è chiamata Hinomaru, “cerchio di sole”. Fu ufficializzata nel 1888, insieme all’inno nazionale, il “kimigayo”,  tratto da un antico poema e musicato da Hiromori Hayashi. L’inno inizia in questo modo:
 Kimi ga yo wa, Chiyo ni yochiyo ni, Sazare-ishi no Iwao to narite, Koko no musu made...” che significa:
Possa il Regno dell’Imperatore continuare felice per migliaia di anni, finché quelli che oggi sono ciottoli diverranno grandi rocce che il muschio ricoprirà.”


Geografia


Il Giappone è costituito da una numerosissima serie di isole (oltre 3000) che si estendono a festone di fronte alle coste orientali del continente asiatico e della penisola di Corea. Questa lunga catena insulare forma tre archi a lieve curvatura, con la convessità rivolta verso il Pacifico, ciascuno dei quali abbraccia un mare, e cioè il Mare di Ochtsk, il Mar del Giappone e il Mare Cinese Orientale.

L’arco centrale comprende il Giappone propriamente detto, che è costituito dalle quattro isole di Hokkaido, Honshu, Shikoku e Kyushu, le più grandi di tutto l’arcipelago. Gli altri due archi sono formati ciascuno da una catena di piccole isole, e precisamente quello settentrionale dalle isole Curili (giapponese Chishima ‘le mille isole’), che però, dopo la seconda guerra mondiale sono passate all’URSS, e quello meridionale dalle isole Ryukyu che, a Sud del parallelo di 29°, sono passate contemporaneamente sotto l’amministrazione fiduciaria degli Stati Uniti d’America, cessata nel 1972.

mercoledì 8 dicembre 2010

KARATE INTERNATIONAL CAMP 2010 A CESENA

Il K.I.C 2010 torna nel suo alveo naturale, dove è nato e dal luogo in cui si è sviluppato nell’arco di oltre quarant’anni di attività. E’ andato spesso verso nuovi insediamenti; com’è giusto facesse, ma come in tutti gli incontri culturali/formativi ogni tanto si manifesta il bisogno di guardare anche al passato, di rivisitarlo, d’interiorizzarlo un po’ di più. D’altra parte la Scuola Shotokai Italia (SSI) è parte integrante della FIKTA (Federazione Italiana Karate Tradizionale e discipline Affini) che rappresenta il Karate tradizionale in Italia, come l’JKA (Japan Karate Association) alla quale è affiliata e che conta, si dice, oltre 1.500.000 iscritti al mondo. Quest’ anno Il K.I.C 2010 avrà luogo quindi nella culla della SSI, presso il Centro Sportivo Città di Cesena, in via E.Ferrari, 315 - Cesena (www.palestracsc.it), nei giorni 11 e 12 dicembre p.v.
L’edizione di quest’anno vedrà, oltre alla partecipazione di tutti i dojo affiliati alla SSI, la gradita presenza di un illustre esponente del Karate Shotokai europeo: il Maestro Fernando Sarmento della scuola Murakami de Maia (Oporto), accompagnato da una consistente delegazione del dojo portoghese.

M°Maltoni - M°Sarmento

Il M°Sarmento è stato uno degli allievi diretti del Maestro Tetsuji Murakami dal quale derivata la SSI; quest’ultimo è stato il principale esponente del Karate Shotokai in Europa, fin dal 1976, momento in cui il Maestro Shigeru Egami lo nominò responsabile tecnico per l’Europa.
ll M° Tetsuji Murakami esprime così l'essenza dell'arte: «Nel Karate non si può raggiungere lo spirito senza passare attraverso il corpo,     vincere l' avversario senza vincere se stessi... ...Attraverso la nostra ricerca arriveremo ad una conoscenza approfondita di noi stessi, poi all'armonia con l'universo, poi al silenzio. In questo silenzio percepiremo l'avversario, la sua presenza, il suo corpo, la sua respirazione, le sue intenzioni.  Questo avversario cercherà di rompere la nostra armonia. Un solo istante passerà tra la sua decisione e il suo movimento. In quell'intervallo di tempo, per minimo che sia, noi agiremo.

giovedì 2 dicembre 2010

IL KARATE IN ITALIA - IL M°MALTONI UNO DEI PIONIERI

http://www.federkarate.it/pdf/il_karate_in_italia.pdf
(a cura del M° Roberto De Luca)

Il karate entrò nel nostro paese nei primi anni sessanta e diffuso nelle principali città italiane dai primi cultori, veri e propri pionieri che lo avevano appreso nel corso dei loro viaggi, alcuni in oriente direttamente, altri a Parigi, che è considerata ancora oggi la culla del karate in Europa.
Nel 1965 la JKA ( Japan Karate Association) mandò in Europa quattro grandi Maestri: Taiji
Kase, Keinosuke Enoeda, Hirokazu Kanazawa ed Hiroshi Shirai. Kase si stabili in Francia,
Enoeda in Inghilterra e Shirai in Italia.
A Parigi esisteva un'organizzazione di karate e la scuola di Henry Plee. Il Maestro Plee invitò molti maestri giapponesi ad insegnare in Francia come Oshima, Nambu e Tetsuji Murakami.
Tetsuji Murakami, a differenza degli altri, dal 1962 veniva in Italia regolarmente due volte
l’anno e diffondeva lo Shotokai, i suoi metodi erano molto duri e tradizionali, ricchi di
spiritualità, e tanto per dare l’idea si doveva tenere una posizione all’infinito senza muovere un solo muscolo altrimenti, botte da orbi… Nel 1963 fondò la Murakami Kai (Associazione Internazionale), tra i fondatori in Italia della Murakami Kai troviamo, Francesco Romani di Viareggio, Alfredo Gufoni di Livorno, Vero Freschi, Giulio Cappai, e Antonio Maltoni di Forlì, Antonio Frignani di Verona e Luciano Padoan di Venezia..........
....................


M°Maltoni Antonio 7°Dan
Consigliere FIKTA

scritto del M°Maltoni Antonio

" Nel 1960 circa arriva, in Romagna, il Karate.
La città più evoluta del centro Italia ne è la progenitrice; a Firenze,
infatti, si insedia un primo gruppo con nomi ormai storici: Malatesti -
Porzio - Pratesi - Piccini- Campolmi - Romani - Freschi - Maltoni - ecc..
ecc....

martedì 30 novembre 2010

CARLOS HIROSHI MURAKAMI IN VISITA A RAVENNA

tratto dal sito  http://www.kisashotokai.org/ 
a cura di Emilia Fantinuoli

 Lunedì 4 ottobre 2010 Carlos Hiroshi, figlio di Murakami sensei, è venuto per la prima volta in visita a Ravenna, in occasione del suo breve viaggio in Italia in compagnia della moglie Asa.
.......
La breve visita in Italia è avvenuta quale seguito della mancata partecipazione di Carlos Hiroshi e Asa al 2° Memorial Murakami tenutosi a Sportilia (FC) nell’aprile scorso, al quale non avevano potuto partecipare stante l’annullamento dei voli aerei da Stoccolma (ove la coppia vive) a causa dell’eruzione del vulcano islandese. 
........



                                                                                                                                                
 Foto di gruppo.
Sono riconoscibili, fra gli altri, i maestri Manuel Carro, Mauro Ferrini, Claudio Bondi, Claudio Vacchi,  Antonio Maltoni e Angelo Cacciatore,.

Una rappresentanza regionale di praticanti, in rappresentanza delle organizzazioni italiane che si richiamano agli insegnamenti di Murakami sensei (Mushinkai Italia, Scuola Shotokai Italia e K.I.S.A.),                                                                                                                                                               
                         

giovedì 25 novembre 2010

DIFFERENZE TRA KARATE TRADIZIONALE E KARATE MODERNO

Tratto integralmente dal sito ufficiale della FIKTA
http://www.fikta.it/

DIFFERENZE TRA KARATE TRADIZIONALE E KARATE MODERNO
A cura del M° Luciano Puricelli


Dopo la II Guerra Mondiale, il karate ha avuto nel mondo una enorme espansione, ma questa espansione e la società odierna, dell’ usa e getta, hanno prodotto una babele di stili, di interpretazioni e di "cosiddette verità" o "modernità" tale che i maestri, veri depositari viventi dell’arte, non erano più in grado di distinguere in mezzo a tutti questi "karate" la propria arte.
DIFFERENZE EVIDENTI

martedì 23 novembre 2010

SCRITTO DEL MAESTRO TETSUJI MURAKAMI

«Nel Karate non si può raggiungere lo spirito senza passare attraverso il corpo, vincere l'avversario senza vincere se stessi...
...attraverso la nostra ricerca arriveremo ad una conoscenza approfondita di noi stessi, poi all'armonia con l'universo, poi al silenzio.
In questo silenzio percepiremo l'avversario, la sua presenza, il suo corpo, la sua respirazione, le sue intenzioni.
Questo avversario cercherà di rompere la nostra armonia.
Un solo istante passerà tra la sua decisione e il suo movimento.
In quell'intervallo di tempo, per minimo che sia, noi agiremo.
Nel Budo il combattimento comincia al momento in cui percepiamo la presenza aggressiva dell'avversario e termina all'inizio del suo movimento.
In un vero combattimento di Budo ci sono pochissimi movimenti.
L'uomo superiore deve essere in grado di donare la pace».

M° Tetsuji Murakami  


lunedì 22 novembre 2010

SE UNA VOLTA VI ERA IL KARATE PERCHE’ PARLARE DI KARATE TRADIZIONALE ?

Tratto integralmente dal sito ufficiale della FIKTA
http://www.fikta.it/


A cura del M° Luciano Puricelli

Il Maestro H. Nishiyama e con lui il Maestro H. Shirai sono stati costretti a ridefinire il Karate ITKF, che avevano appreso dai loro maestri e che continuano a diffondere e praticare, con nome di: Karate Tradizionale. Perchè? Perchè il nome karate era inflazionato, da un insieme di karate: karate moderno, karate sportivo, karate full contact, light contact ed ingegnose varianti, tanto che in questo mélange di tecniche ed espressioni corporee in libertà che pretendevano di chiamarsi karate, non riuscivano più a riconoscere il karate trasmesso dal M.G. Funakoshi e dai grandi maestri del passato.


mercoledì 17 novembre 2010

IL KARATE TRADIZIONALE

Tratto integralmente dal sito ufficiale della FIKTA
http://www.fikta.it/

A cura del M° Luciano Puricelli

Nella Storia del karate i fatti spesso sfiorano la leggenda o il mito e molte cosiddette informazioni e verità, a causa dell’insegnamento esoterico, mostrano ciò che sembra ma che non è.
Le chiavi di interpretazione sono andate perdute. La documentazione scritta, allo stato attuale delle ricerche, è insufficiente e scarsa; inoltre molti aneddoti sono riportati di terza, quarta mano e sono perlopiù ricordi od opinioni personali. Per parlare di karate tradizionale sembrerebbe legittimo rifarsi alla storia del karate e trarne le debite conseguenze e conclusioni, ma purtroppo parlare di storia del karate è come muoversi sulle sabbie mobili.

sabato 13 novembre 2010

M°FERNANDO SARMENTO 4°DAN

Il M°Fernando Sarmento ha iniziato a praticare Karate nella scuola di karate Bushidokan a Oporto il 3 ottobre 1971 sotto la guida del M°Antonio Cacho. Fin dal principio il M°Fernando Sarmento ha partecipato a tutti gli allenamenti tenuti dal M°Tetsuji Murakami in Portogallo.
Nel 1972 il M°Murakami lo incoraggiò ad aprire un nuovo dojo in CUFP (oggi UNICER) dove insegnò fino al 1974. Il 9 settembre 1974 venne inaugurata la scuola Murakami a Maia. La scuola fu creata sotto le linee guida del M°Murakami in persona. Il M°Sarmento insegna a tutt’oggi in questo dojo.

giovedì 11 novembre 2010

KARATE SHOTOKAI

Lo Shotokai

 
Lo Shotokai è uno stile non competitivo di Karate-do tradizionale giapponese.
Le tecniche dello Shotokai non derivano dalla mera applicazione di forza fisica, sono armoniche e decontratte ma, allo stesso tempo, piene di vitalità ed energia. L'allenamento tende allo sviluppo dell'energia interna (ki in giapponese), al miglioramento delle qualità dell'essere umano e al raggiungimento della coordinazione di corpo e mente.

lunedì 8 novembre 2010

SHOTOKAI INTERNATIONAL CAMP Dicembre 2010


La nuova edizione dello stage Shotokai International Camp - dicembre 2010, organizzato dalla SSI,  avrà una veste internazionale grazie alla presenza di un maestro illustre del karate Shotokai europeo: 

Il Maestro Fernando Sarmento

della Scuola Murakami di Maia (Oporto). Il Maestro Sarmento sarà il docente di questo stage insieme al Maestro Antonio Maltoni e al Maestro Claudio Vacchi.




M°Fernando Sarmento - M°Antonio Maloni

Di seguito tutte le informazioni utili

sabato 6 novembre 2010

LETTERA APERTA DEL MAESTRO MALTONI

20/09/2009
Lettera aperta del Maestro Maltoni
Pensieri e parole per i miei allievi.
Ho seguito per 50/60 gg. un evento naturale e  straordinario. Uno straordinario ciclo della vita: un nido di falco. Voli nuziali, scelta fra i protagonisti - nido - uova - schiusa - crescita dei piccoli. Poi un giorno, li ho visti partire, volare e entrare nel mondo. Mi sono scoperto a trepidare per loro, per i loro errori o per le loro incertezze.

giovedì 4 novembre 2010

GERARCHIA DEI GRADI NEL KARATE SHOTOKAI

Kyudan: la gerarchia dei gradi


In tutte le discipline marziali giapponesi viene utilizzato un sistema di graduazione per indicare il livello tecnico raggiunto da ogni praticante.
La gerarchia è formata da gradi inferiori (kyu) e gradi superiori (Dan).
Nel Budo si considerano i Kyu come livelli di apprendimento ed i Dan come gradi di pratica e perfezionamento. Il numero dei Kyu e dei Dan varia a seconda della disciplina.
In Giappone tutti i praticanti con gradi Kyu indossavano la cintura bianca; solo in seguito, per iniziativa di judoka occidentali, sono state adottate cinture di diversi colori per individuare più facilmente il grado raggiunto.
Nello stile Shotokai, in particolare nella Scuola Shotokai Italia, i gradi Kyu sono 9 e sono identificati da cinture di diverso colore (dal grado più basso al più alto):

mercoledì 3 novembre 2010

KARATE SHOTOKAI CESENA - ALLENAMENTO SSI

Sabato 6 novembre dalle ore 15:00 alle ore 18:00, presso la palestra Centro sportivo città di Cesena, si terrà il secondo allenamento previsto da programma della SSI per l'anno 2010-2011. L'allenamento prevede:

AL VIA I CORSI A FORLI'

Sono iniziati i corsi di Karate Shotokai a Forlì.
La scuola è diretta dal M° Versari Augusto (5°dan) coadiuvato dall' Ist. Venturi Cinzia (2°dan)



lunedì 1 novembre 2010

STAGE A PARMA DEL M°MALTONI ANTONIO

E' stato organizzato uno stage di karate con il resposabile tecnico nazionale, il Maestro 7 Dan Antonio Maltoni. Tale evento sarà valido per incrementare i crediti formativi necessari per il conseguimento della cintura marrone e gradi Dan.

sabato 30 ottobre 2010

AL VIA I CORSI A CESENA E RONCOFREDDO

Sono iniziati i corsi di Karate Shotokai a Cesena e Roncofreddo.
La scuola è diretta dal M° Maltoni Antonio (7°dan) coadiuvato dal M°Tartarotti Guido (5°dan), e dall' aspirante M°Masciulli Michele (3° dan)

Centro Sportivo Città di Cesena
via Enzo Ferrari, 315
47023 Cesena (FC)
tel. e fax 0547 630.631
e-mail:
info@palestracsc.it
sito web:
http://www.palestracsc.it  - http://www.karate-shotokaicesena.net
Direttore Tecnico: M° Antonio Maltoni


mercoledì 27 ottobre 2010

AL VIA I CORSI A PARMA

Sono iniziati i corsi di Karate Shotokai a Parma.
La scuola è diretta dal M° Stefano Ziliotti (5°dan) coadiuvato dal M°Lombardi Cristian (4°dan), segretario della SSI

martedì 26 ottobre 2010

AL VIA I CORSI A RAVENNA

Sono iniziati  a Ravenna i corsi di Karate Shotokai.
La scuola è diretta dal M°Vacchi Claudio (6°dan) con gli Ist.Mulato Enzo (4°dan) e Ist.Rosin Alessandro (3° dan)







Centro Sportivo «La Torre» - Ravenna
via Paolo Costa, 2
48100 Ravenna (RA)
tel. 0544 212.827 - fax 0544 34.752
Direttore Tecnico: M° Claudio Vacchi



lunedì 25 ottobre 2010

AL VIA I CORSI A CESENATICO

Sono iniziati i corsi del Karate Shotokai Cesenatico; il M°Zoffoli Sandro (5°dan) quest'anno sarà affiancato dall' Ist.Benini Barbara (2°dan)
Ist.Benini e M°Zoffoli


giovedì 21 ottobre 2010

M° TETSUJI MURAKAMI

LA VITA

Il Maestro Murakami nasce a Shizuoka nel 1927 e, dopo aver praticato Kendo obbligatorio nelle scuole, inizia la pratica del Karate (stile Shotokan) nel 1946 con il Maestro Masaji Yamaguchi (allievo del Maestro Funakoshi).

mercoledì 20 ottobre 2010

PRIMO ALLENAMENTO SSI ANNO 2010-2011


Circolare 5/10
Quest’anno abbiamo deciso di inserire un gruppo in più di lavoro formato dagli atleti “junior”,
con grado minimo 2 kyu (cintura blu),con l’obiettivo di migliorare alcuni aspetti tecnici e di poter
creare alcune dimostrazioni da eseguire durante gli stage e le manifestazioni. Per cui l’orario di questi incontri sarà il seguente:

domenica 17 ottobre 2010

AGGIORNAMENTI SITO KARATE SHOTOKAI PARMENSE

Inserita le sezione "gallerie fotografiche" e aggiornato la sezione "media" con gli articoli storici pubblicati sulla gazzetta di Parma.

martedì 12 ottobre 2010

LETTERA DEL M°MALTONI ANTONIO

Nuovo sito nuovo incontro. Non abbiamo mai tempo di parlare, di conoscersi bene; pertanto penso che ciò che non riesco a darvi durante una lezione, tutto ciò che di me dalla lezione stessa non appare, debba esservi offerto per mettervi in condizione di conoscere sia il maestro che l’uomo che avete di fronte.

lunedì 4 ottobre 2010

ALLENAMENTI SSI ANNO 2010-2011




Quest’anno abbiamo deciso di inserire un gruppo in più di lavoro formato dagli atleti “junior”,
con grado minimo 2 kyu (cintura blu),con l’obiettivo di migliorare alcuni aspetti tecnici e di poter
creare alcune dimostrazioni da eseguire durante gli stage e le manifestazioni. Per cui l’orario di
questi incontri sarà il seguente:

sabato 2 ottobre 2010

AL VIA I NUOVI CORSI A CESENA DI KARATE SHOTOKAI

Sono iniziati i corsi di quest'anno alla palestra Centro sportivo città di Cesena

HAI A DISPOSIZIONE NR.2 LEZIONI GRATUITE DI PROVA

I corsi sono suddivisi per bambini ed adulti.
Bambini e ragazzi : martedi e venerdi
Adulti (principianti): martedì e venerdì
Adulti (avanzati) : lunedì e giovedì


PER QUALSIASI INFORMAZIONE O CHIARIMENTO CONTATTACI ALLA PALESTRA
CENTRO SPORTIVO CITTA DI CESENA


TEL. 0547 630.631
info@palestracsc.it

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