Domenica 20
gennaio, in occasione dello stage nazionale Fikta a Salsomaggiore -Parma, la federazione Fikta ha onorato i 50°
anni di pratica e insegnamento del M°Maltoni
Antonio, consegnandogli un diploma di benemerito. Il riconoscimento è stato dato
direttamente dal M°Shirai.
Lettera di
ringraziamento del M° Maltoni
SHOTOKAI BENEMERITO
Dallo stage
di Agosto 2012 conosco la proposta che si concretizzerà in ottobre. Rientro dal
Consiglio Tecnico e so cosa mi aspetta: “Benemerito”. Titolo che premia una
vita, lo si conquista con un comportamento corretto, direi esemplare.
Guido e
ripercorro il mio cammino nel karate; l’approccio casuale che mi consola
dell’abbandono della boxe (dopo grave incidente).
Rientro in
una palestra in condizioni disastrose,
mi muovo con un tutore e sono 59 kg. circa. Siamo in pochissimi e l’amico Vero
mi sprona, con affetto, a riprendere fiducia in me stesso. Dopo un mese circa,
si chiudono i corsi per l’intervallo estivo; continuo ad allenarmi per
recuperare un po’ di mobilità. A fine settembre ricominciamo.
Ho lavorato
da solo tutta l’estate e abbandonato il tutore mi sento a livello degli altri.
Riprendiamo
……..e siamo ancora qua.
I miei 50
anni di karate sono trascorsi in una sola federazione prima Fik e poi, alla sua
fusione, in Fikta. Finita la storia torniamo al “BENEMERITO” .
Mi sono
chiesto perché? Ho fatto sacrifici? No.
Ho fatto
rinunce? No.
Ho dato più
di quanto abbia ricevuto? No.
Ho solo
cercato di essere me stesso, ripeto Me
stesso; in ogni momento della mia vita ho rispettato quel codice morale
personale che la pratica, continua, impegnativa e di ricerca del karate mi ha
dato. Non ho mai anteposto nulla alla sincerità, alla correttezza, al rispetto
degli altri e anche di me stesso.
Ho condiviso
con gli allievi i miei e soprattutto i loro traguardi, ho gioito con essi
quando tutto andava bene, ed ho sofferto quando qualcosa intaccava il nostro
mondo (alcune morti sono state devastanti). Ma tutto questo mi sembra il
percorso della normalità, ed allora perché Benemerito.
Forse
seguire “Virtude e conoscenza” è un fatto speciale? Mi sembra debba essere un
comportamento normale di chi si impegna nella conoscenza, nella scoperta, nello
studio di ciò che è diventato, col tempo, il proprio modo di vivere.
E’ stata
talmente importante per me la scoperta del karate, da sentirmi spinto a
dividere con altri questo mio traguardo, di conseguenza l’insegnamento è
diventato lo sbocco naturale della mia vita.
Cento,
mille, diecimila, non so quanti hanno lavorato con me, non so quanti sono stati
contagiati da questa disciplina, so per certo che su nessuno è passata come
l’acqua di una doccia, che qualche modifica l’ha provocata.
Incontro
talvolta persone sconosciute che mi salutano calorosamente, confidenzialmente,
il mio imbarazzo li spinge a ricordare il momento in cui abbiamo condiviso la
pratica del karate ed allora riaffiora nella mia memoria il volto di un ragazzo
molto diverso dall’uomo o donna che è di fronte a me.
Ascolto il
racconto della loro vita e mi colpisce il fatto che, ben lontani da me e dal
dojo, nei momenti seguenti del loro vivere si siano ricordati, se non fatti
guidare, da ciò che quest’uomo aveva loro detto o fatto vivere.
Sapevo che la nostra Federazione ha lunghe braccia
ed ancor più lunghi occhi ma non pensavo che sapessero queste cose di me.
Benemerito ………se è per quanto detto ne sono pienamente orgoglioso ….
Anche se capisco che è, come è giusto
che sia, un passo verso il ricordo più che verso l’impegno futuro.
Ringrazio
tutti coloro che mi hanno fatto l’onore di ascoltarmi e seguirmi e la Fikta
che, come sempre, ha saputo recepire e
mettere in risalto la parte migliore di
uno dei suoi componenti.
Nella
speranza che l’addio sia ancora lontano vi assicuro che l’affetto e la stima
per tutti voi sono ancora forti, vivaci e giovani.
Un abbraccio
Antonio Maltoni